Varazze vanta una storia bimillenaria. Già al tempo dei romani era nota come “Ad navalia” in quanto luogo dove venivano costruite le navi che avrebbero fatto parte delle flotte che dominavano i mari. Un legame con il mare lungo 2000 anni e spiagge da sempre utilizzate per costruire imbarcazioni di ogni genere fino a giorni d’oggi. Le fiorenti attività legate alla costruzione della navi e delle imbarcazioni furono i presupposti per una continua lotta, in epoca medievale, tra i comuni di Savona e di Genova per il controllo del feudo e del territorio varazzino. Già appartenente alla Marca aleramica, dal XII secolo divenne feudo della famiglia di Bosco e di Ponzone. Rientrato nell’orbita genovese, dopo la stesura e gli accordi della Pace di Varazze del 1251 sulla divisione dei possedimenti territoriali savonesi e genovesi, il feudo venne venduto nel 1290 dai Malocello alla Repubblica di Genova che elevò il borgo di Varazze a sede dell’omonima podesteria. Nel 1312 il navigatore varazzino Lanzarotto Malocello oltrepassa le mitiche Colonne d’Ercole e approda nell’Isola di Lanzarote, alla quale dà il proprio nome, e scopre l’Arcipelago delle Isole Canarie. Con la caduta della Repubblica di Genova (1796), sull’onda della rivoluzione francese e a seguito della prima campagna d’Italia di Napoleone Bonaparte, il territorio varazzino rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all’interno della Repubblica Ligure. Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d’Italia dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel V mandamento facente parte della Provincia di Genova; nel 1927 anche il territorio comunale varazzino passò sotto la neo costituita Provincia di Savona. Dal 1864 detiene il titolo di “Città”.
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